Questa è la guida completa ai tamponi di inchiostro. Scopriremo quanti tipi ne esistono e quali sono le differenze fra i diversi ink pad, oltre agli usi più adatti per le varie tipologie di prodotto. Oltre a questo scopriremo:
- cosa sono i dye inks,
- cosa sono i pigment inks,
- le differenze principali fra le due tipologie di inchiostro.
In breve: se volete diventare vere esperte nell’utilizzo dei tamponi di inchiostro amerete questa guida. Partiamo!
Indice
Cosa sono gli ink pad?
Gli ink pad sono i tamponi che si usano per inchiostrare i timbri. Sono costituiti da materiali diversi a seconda del tipo di inchiostro di cui sono imbevuti. Gli inchiostri si differenziano per la loro composizione, cioè per gli “ingredienti” basilari da cui sono costituiti. La prima grande distinzione è dovuta alle sostanze che danno il colore agli inchiostri: vediamo quali sono.
Cosa sono i dye ink?
Dye ink: composizione e caratteristiche
I dye ink sono inchiostri a base di coloranti che vengono disciolti in un liquido (nella maggior parte dei casi acqua). Sono gli inchiostri più comuni e classici per timbri e scrapbooking e sono disponibili in una vasta gamma di colori. In genere i dye ink sono liquidi, trasparenti, atossici e acid free. Sono più adatti alla carta e ai materiali porosi come tela e legno perché ne vengono assorbiti.
Ma è proprio l’assorbimento che può causare differenze nel colore finale, soprattutto su carte e materiali chiari. Invece su carte e materiali scuri i dye ink sono poco visibili. Inoltre l’assorbimento comporta maggior rapidità di asciugatura rispetto ad altri tipi di inchiostri.
Per questo motivo i dye ink sono più facili da usare anche per principianti: perché si riducono le possibilità di sbavature. Però la rapidità di asciugatura non rende i dye ink adatti per essere usati con polveri per embossing.
Il cuscinetto dei tamponi per dye ink è in schiuma o feltro.
Esempi di dye ink:
Cosa sono i pigment ink?
Pigment ink: composizione e caratteristiche
I pigment ink sono inchiostri in cui la tinta è data da un pigmento. Al contrario di quello che accade con i coloranti dei dye ink, in questo caso il pigmento non si scioglie. Infatti i pigmenti rimangono in sospensione nel liquido di cui è composto l’inchiostro.
Per capire meglio la differenza pensiamo a sale e sabbia: il sale si scioglie nell’acqua (come succede con i coloranti nei dye ink) mentre la sabbia rimane in sospensione senza sciogliersi (come succede con pigmenti dei pigment ink).
I pigment ink sono atossici e acid-free. Sono inchiostri ricchi, resistenti allo sbiadimento, opachi e densi: per questo motivo si “depositano” sulle superfici anziché esserne assorbiti.
La loro asciugatura è più lenta dei dye ink e questo li rende perfetti per essere usati con le polveri per embossing. I tempi di asciugatura variano anche in base alla grammatura della carta e all’umidità. Però per velocizzarla si può usare una pistola termica.
Con questi inchiostri si può stampare anche su cartoncini scuri perché si vedranno bene. I tamponi dei pigment ink sono più spugnosi rispetto agli altri.
Esempio di pigment ink: Tsukineko Brilliance
Dye ink Vs pigment ink: le differenze principali
Scopriamo quali sono le differenze principali fra inchiostri a coloranti e inchiostri a pigmenti.
Dye inks | Pigment inks |
---|---|
a base di coloranti disciolti | a base di pigmenti in sospensione |
vengono assorbiti da carta e superfici porose | non vengono assorbiti perché si depositano sulle superfici |
asciugano velocemente | asciugano lentamente |
non adatti per polveri da rilievo (embossing) | adatti per polveri da rilievo (embossing) |
la stampa è poco visibile sulla carta scura perché l’inchiostro viene assorbito | la stampa è visibile sulla carta scura perché l’inchiostro non viene assorbito |
Cosa sono i water-based ink, oil-based ink e solvent-based ink?
Questa seconda distinzione sulla composizione degli inchiostri si basa sul liquido nel quale sono disciolti i coloranti o sono in sospensione i pigmenti. Infatti sia i pigment ink che i dye ink possono essere a base acquosa, oleosa o a solvente.
La maggior parte dei dye ink sono a base acquosa (ad es. Tsukineko Memento), ma esistono anche dye ink a base solvente (ad es. gli Tsukineko StazOn).
Allo stesso modo, sono moltissimi i pigment ink a base di acqua (ad es. Tsukineko Brilliance e Versacraft), ma esistono anche a base oleosa e a base solvente.
Esempio di oil-based pigment ink: Tsukineko Versafine
Esempio di solvent-based pigment ink: Tsukineko StazOn Opaque
Water-based dye ink (inchiostri ad acqua)
I dye ink a base di acqua sono ideali per ogni tipo di carta e sono ottimi per la stampa su cartoncino. Hanno colori vivaci e traslucidi. Tuttavia è meglio usarli su cartoncino di colore chiaro: vengono assorbiti rapidamente, pertanto su quelli scuri non risaltano bene.
Questi inchiostri possono essere usati come acquerelli se applicati su una superficie non porosa e diluiti con acqua. Sono perfetti per i principianti perché l’asciugatura rapida limita molto la possibilità di sbavature. Attenzione però: sbavano se vengono di nuovo in contatto con acqua.
Questi inchiostri sono adatti a timbrate da dipingere con markers ad alcool. Infatti non ungono, non sbavano, non macchiano e si asciugano velocemente.
Esempio: Tsukineko Memento
Waterproof dye ink (inchiostri impermeabili ad acqua)
Gli inchiostri waterproof una volta asciutti sono impermeabili. Per questo motivo possiamo dipingerli anche con acquerelli o pennarelli ad acqua perché non sbavano né macchiano. Inoltre i colori sono più resistenti rispetto agli inchiostri non impermeabili. Sono più difficili da ripulire dai timbri, quindi potrebbe essere necessario usare un cleaner apposito.
Es: Ranger Archival
Oil-based ink (inchiostri a olio)
Gli inchiostri a base oleosa danno un’immagine molto chiara e dettagliata. Asciugano rapidamente e sono perfetti con i pennarelli a base di acqua. Non vanno usati con pennarelli a base alcolica perché sbavano e macchiano. (Es: Tsukineko Versafine, Tsukineko Versafine Clair)
solvent-based ink (inchiostri a solvente)
I solvent-based ink sono inchiostri a base di solvente che asciugano quasi istantaneamente. Sono atossici e insolubili in acqua. Inoltre sono permanenti anche se non vengono asciugati con la pistola termica. Sono più resistenti degli inchiostri pigmentati, infatti non subiscono danni da abrasioni e graffi. Sono molto coprenti e non stingono: per questo motivo sono molto indicati per scrapbooking.
I solvent-based ink sono adatti all’utilizzo con acquerelli e colori a base di acqua. Però non vanno usati con i pennarelli a base alcolica perché sbavano e stingono.
La maggior parte di inchiostri a solvente è trasparente, ma esistono anche a pigmenti come gli StazOn Opaque. I timbri vanno puliti con apposito cleaner.
Gli inchiostri a solvente possono essere usati su materiali poco porosi o non porosi e lisci come metallo, plastica, pelle e ceramica, acrilico e vetro. In generale comunque sono adatti per essere usati su tutte le superfici. Nonostante questo è meglio non usarli su tessuti che devono essere lavati di frequente.
💡 Lasciamo sempre i tamponi coperti con la loro pellicola/coperchio per evitare che secchino.
Es.: Tsukineko Stazon
Altre caratteristiche degli inchiostri
Cosa è l’archival ink
L’archival ink è un inchiostro permanente progettato per durare a lungo nel tempo. Infatti resiste allo sbiadimento e agli agenti atmosferici. Per questo motivo gli inchiostri archival sono adatti per lo scrapbooking e per progetti da conservare a lungo. Per ottenere il massimo risultato dagli archival ink è meglio usarli con carta archival.
Esempio di archival ink: Ranger Archival
Cosa è il chalk ink
I chalk ink sono inchiostri ibridi che si asciugano velocemente e hanno una finitura più gessosa rispetto agli inchiostri a pigmento. Sono ideali per stamping o scrapbooking. La rapidità di asciugatura non li rende adatti alle polveri per embossing. Diventano permanenti se fissati a caldo, quindi sono perfetti per essere colorati anche con gli acquerelli. Sono molto adatti anche su cartoncini scuri.
Esempio di chalk ink: Tsukineko Versamagic
Cosa è l’hybrid ink
L’hybrid ink (inchiostro ibrido) è una via di mezzo fra inchiostro dye e pigmentato e ha le proprietà di entrambi. È più trasparente degli inchiostri pigmentati ma più opaco dei dye. Si asciuga più rapidamente degli inchiostri pigmentati, quindi non è adatto con le polveri per embossing. La maggior parte funziona su tutte le superfici, si pulisce più facilmente degli inchiostri a solvente e diventa permanente quando viene fissato a caldo.
Esempi di hybrid ink: Nuvo Diamond Hybrid Ink Pad, Distress Oxide
Cosa è l’Inchiostro per embossing e l’inchiostro per filigrana
Sono inchiostri realizzati appositamente per essere usati con la polvere per embossing. Sono densi e appiccicosi e impiegano tanto ad asciugare.
Es: Ranger Distress Embossing Ink
L’inchiostro per filigrana è un inchiostro trasparente e ad asciugatura lenta, adatto per embossing. Agisce come se fosse una colla per timbri a cui rimane attaccata la polvere per embossing, da scaldare con pistola termica. L’inchiostro trasparente lascia intravedere la superficie sottostante ed è particolarmente adatto per la tecnica dell’embossing perché non si intravede una volta sciolta a caldo la polvere. L’inchiostro Tsukineko VersaMark oltre a essere trasparente è incolore.
Inchiostro per supporti misti e tessuti
È un inchiostro a base d’acqua con pigmenti e privo di acidi. Può essere usato su diversi tipi di supporti come legno, tessuto, carta e superfici porose varie. Lascia stampate molto dettagliate. Una volta asciutto, se riscaldato non sbiadisce.
Altri tipi di inchiostri
Inchiostro acrilico
È a base di acqua, resistente all’acqua e alla luce. Sono disponibili in diversi colori e sfumature iridescenti, metalliche e fluorescenti. Sono liquidi e disponibili in formule opache, semi opache e trasparenti. Non macchiano, non sbavano, non sbiadiscono e si asciugano velocemente.
Guida completa agli inchiostri per stamping – video
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